domenica 25 gennaio 2009

quel ragazzo.

riceveva sempre aspetti negativi da quel quadrato che era l'ambiente familiare.
questo non migliorava le cose. voleva rimanere solo in pace a gestire la sua vita,manovrata da tutti e da nessuno. e quel sentimento d'affetto e magari anche d'amore che non lo nutriva e cercava invano in quel quadrato,poichè quasi inesistente, si trasformò in repulsione.
repusione più grande e totale nei confronti di quella concezione statale e capitalistica della famiglia,che non poteva essere sovvertita.
lo portava ad abbandonarsi al baratro della confusione.
fumava quella winston blu appena sceso di casa il ragazzo. cercava la soluzione in un tubetto di carta pieno di malattie. "il futuro arriverà ma ora come ora mi fa star meglio".
uscire da quadrato è impossibile e quando si è completamente usciti se ne ha già due o tre sotto di se. ma questo è il futuro e poi si vedrà.
abbandonate seppur brevemente le pareti domestiche , egli trova la certezza e l'essenza del vivere là fuori , nel mondo , nel cerchio. gli amici base del suo vivere compensano la tumultuosa e agitata vita familiare. e proprio grazie agli amici egli potrà trovare affetti più forti.
e come stamattina potrà affermare "eccola , l'ho trovata..".
lasciarsi abbandonare.

colui che vedeva cadersi il mondo addosso uscendo nota che era solo casa sua.

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